La donazione delle cellule staminali: insieme possiamo salvare vite umane

Data evento: 24/11/2021

Eventi Service
La donazione delle cellule staminali: insieme possiamo salvare vite umane

Solidarietà” è parola preziosa del nostro vocabolario, che richiama il valore della fratellanza, la consapevolezza dell’appartenenza di tutti allo stesso genere umano, la necessità di quell’aiuto di cui tutti, prima o poi, abbiamo bisogno. Purtroppo l’epoca nella quale viviamo si caratterizza per una permeazione sempre più marcata nella società di un disvalore come l’egoismo, fatto che meriterebbe senza dubbio un’approfondita, e quanto mai complessa, ricerca delle relative cause. Eppure essere solidali sarebbe spesso semplicissimo: basterebbe volerlo e, ancora più facilmente, essere consapevoli di tale semplicità.

La serata che Rotary Club Bisceglie, Rotaract Club Bisceglie e Adisco hanno organizzato lo scorso 24 novembre, avente per tema “La donazione delle cellule staminali: insieme possiamo salvare vite umane”, mirava proprio a questo scopo: diffondere la consapevolezza di quanto possa essere facile salvare vite, e diffonderla particolarmente in quei giovani-adulti che troppo spesso vengono sottovalutati nelle loro potenzialità da una società a volte ancora miope nella loro valorizzazione. E’ per questo che alla serata sono stati invitati, e hanno risposto entusiasticamente all’invito, numerosi giovani appartenenti alle associazioni giovanili presenti sul territorio biscegliese (Rotaract Club Bari, Interact Club Bisceglie, AIDO, Amnesty International, Associazione 21, Avis Giovani, Azione Cattolica Giovani, Bisceglie Illuminata, MSAC - Movimento Studenti di Azione Cattolica, MUVT, RicreApulia), nonché docenti rappresentanti delle scuole superiori biscegliesi.

Dopo il saluto del Sindaco, Angelantonio Angarano, e dopo le prolusioni dei Presidenti delle Associazioni organizzatrici, rispettivamente Massimo Cassanelli, Lella Di Reda e Giovanni Bombini, il folto uditorio presente in sala ha potuto ascoltare due relazioni di elevatissimo spessore. La prima, del dott. Michele Santodirocco, Direttore Medico della Banca Cordonale Pugliese, è stata incentrata sulla donazione del sangue del cordone ombelicale, sulla possibilità che le cellule staminali in esso contenute, se in numero adeguato, possano essere trapiantate in pazienti affetti da malattie del sangue, oppure, se in numero inferiore, possano comunque essere utili a realizzare dei preparati medici capaci di curare, ad esempio, le ulcere diabetiche e di salvare, conseguentemente, gli arti compromessi. In particolare il dott. Santodirocco ha evidenziato la facilità con cui si può donare il sangue cordonale ma anche quanto ancora troppo poco si doni e quanto pochi siano ancora i centri di raccolta, soprattutto al Sud.

La seconda relazione è stata tenuta dalla dott.ssa Maria Stea, Presidente Regionale dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo, la quale ha invece trattato la donazione delle cellule staminali da adulto, possibile per le persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni, anche in questo caso sottolineando la facilità con cui la donazione ha luogo (nell’85% dei casi con una semplice donazione del sangue da braccio). Entrambi i relatori hanno evidenziato come la donazione delle cellule staminali rappresenti l’unica possibilità di salvezza per persone che vivono anche a migliaia di chilometri di distanza da noi, dato che la compatibilità, frequente in rapporto di 1:4 tra consanguinei, è invece in rapporto di 1:100.000 tra estranei ed è assolutamente casuale, per cui è fondamentale che si elevi il numero dei donatori in modo da aumentare le possibilità di sopravvivenza di qualcuno che verosimilmente vive a grande distanza da noi, che non conosceremo mai, ma che ha bisogno del nostro aiuto.

Commoventi sono state le testimonianze di chi ha vissuto esperienze di donazione o ricezione: quella di Rosa Sfregola, che ha donato per due volte il sangue del cordone ombelicale, e quella di Roberta Rigante, Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità, che ha ricordato una emozionante esperienza di ricezione nell’ambito della sua famiglia.

Nelle sue conclusioni l’Assistente del Governatore, Costantino Fuiano, ha anch’egli parlato dell’esperienza dell’attesa della donazione da lui vissuta a livello familiare, e ha invitato i numerosissimi giovani presenti in sala a cogliere l’invito lanciato dai relatori a donare.

Giovanni Cassanelli

Il comunicato stampa

Le cellule staminali emopoietiche rappresentano oggi una grande risorsa per la cura di gravi patologie fra cui le leucemie. Oltre che da cordone ombelicale e da midollo osseo è possibile prelevarle, in maniera molto meno invasiva, anche dal sangue periferico, ma pochi sono a conoscenza di questa possibilità. I donatori ideali sono i giovani tra 18 e 35 anni, grazie alla maggiore compatibilità delle loro cellule staminali con quelle del ricevente.

Per informare e sensibilizzare la popolazione su questo tema, l’Adisco, il Rotary Club Bisceglie e il Rotaract Club Bisceglie, presieduti rispettivamente da Lella Di Reda, Massimo Cassanelli e Giovanni Bombini,  organizzano la conversazione sul tema “La donazione delle cellule staminali: insieme possiamo salvare vite umane” che avrà luogo mercoledì 24 novembre alle ore 20 presso l'Hotel Salsello. L’incontro è organizzato in collaborazione con numerose associazioni giovanili: Rotaract Club Bari, Interact Club Bisceglie, Aido, Amnesty International, Associazione 21, Avis Giovani, Azione Cattolica Giovani, Bisceglie Illuminata, MSAC, MUVT, Ricreapulia.

Relazioneranno sul tema Michele Santodirocco, Direttore Medico della Banca Cordonale Pugliese, e Maria Stea, Presidente Regionale dell’ADMO – Associazione Donatori di Midollo Osseo. Seguiranno importanti testimonianze sulla donazione.

All’incontro si accede con green pass, fino ad esaurimento dei posti disponibili