"Percorsi e orizzonti" con Donato Donnoli

Data evento: 01/04/2022

Eventi Rotary
"Percorsi e orizzonti" con Donato Donnoli

Un “viaggio sentimentale”: è questo il senso del percorso letterario-artistico-musicale che il PDG Donato Donnoli ha voluto condividere con il Rotary Club di Bisceglie lo scorso 1 aprile, quando ha presentato il suo volume “Percorsi e orizzonti” alla presenza della sua consorte, la cara amica Enrica, del Presidente, Massimo Cassanelli, dell’Assistente del Governatore, Costantino Fuiano, e di tutti i soci e gli amici intervenuti. Tutto parte dalla copertina del libro, raffigurante la “Veduta di Bjonnestigvarden” di Johannes Flintoe, custodito presso la Nasjonalgalleriet di Oslo. Il dipinto raffigura un paesaggio di montagna con alcune persone, ritratte perlopiù di spalle, e di esso lo stesso Donato fornisce una personale lettura nella prefazione: “durante il viaggio (la vita) c’è una sosta ed alcuni amici, compagni di un percorso, si siedono per riposarsi. L’uomo a sinistra, con il cappello in testa, potrei essere io, mentre quella persona che, accanto a me, indica l’orizzonte potrebbe essere la mia cara Enrica, pronta e concorde con me nel pensare a nuovi percorsi”. Questi percorsi sono rappresentati, nel libro, da tutti gli amici “virtuali” dell’autore, dai poeti, dai letterati, dai musicisti e dagli artisti che hanno costruito i sentieri della vita di Donato, aiutandolo a crescere ed educandolo ai valori e al senso del bello. E così, si apre la porta della speranza, quella del “Verrà un giorno” di Jorge Carrera Andrade, quando “scoppierà la pace sulla terra come un sole di cristallo”, e le “spighe imporranno il loro impero di abbondanza e freschezza senza frontiere”; o quella del “dolore” di Attila Jozsef, quel “postino grigio, silenzioso, col viso asciutto”, che “bussa” e “ha una lettera per te”, quel dolore che non si può non attraversare quando si presenta ma che pure bisogna affrontare per poterlo finalmente superare; un dolore che si fa anche storia quando, con “O Capitano! O mio Capitano!”, Walt Whitman ricorda l’assassinio del Presidente americano Abraham Lincoln e Donato ci rammenta la struggente declamazione che della poesia fa il grande Robin Williams in quel capolavoro cinematografico che è “L’attimo fuggente”; o che si fa narrazione epica con la lettura dell’addio di Ettore  ad Andromaca ed Astianatte così come Omero lo racconta nel sesto libro dell’Iliade; per aprire infine il cuore e la mente con la “siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude” di leopardiana memoria, quella siepe che per il poeta recanatese, lungi dal rappresentare un ostacolo per la vista, diventa invece occasione per attivare l’immaginazione e pensare agli “interminati spazi di là da quella, e sovrumani spazi e profondissima quiete”, a sottolineare la grande capacità dell’animo umano di riscattarsi da ogni limite per trovare sempre una nuova luce al di là del buio momentaneamente vissuto.

Forse mai come in questo momento di generale spaesamento dovuto agli orrori di una terrificante guerra in atto si è avuto bisogno di un tale messaggio di apertura al mondo e agli altri. E così, il “percorso sentimentale” di Donato Donnoli può diventare quello di ciascuno di noi, e ognuno può interpolarvi altra arte che lo abbia aiutato nei momenti difficili o che lo abbia fatto crescere. Il bello dell’arte è che ci consente di interloquire con tante persone lontane da noi nello spazio e nel tempo, consentendoci di cogliere i messaggi senza tempo che ciascun artista, ad un certo punto della storia, ha lanciato all’umanità contemporanea e ai posteri. Il merito di Donato è quello di aiutarci a metterci in contatto con loro, allontanandoci per un momento dalle incombenze della quotidianità per introdurci in un mondo di significati alti. Che è forse una delle ragioni per cui valga la pena vivere.

Giovanni Cassanelli