discorso insediamento Presidente 2013-14 R.C.Bisceglie GIULIANO PORCELLI
pubblicata il 12/07/2013
PubblicazioniPassaggio del MARTELLETTO – Discorso del Presidente entrante Giuliano PORCELLI
Carissimi amici,
è per me un grande onore assumere la presidenza di questo Club, fondato 11 anni fa (abbiamo da poco, il 19 giugno scorso, festeggiato l’undicesimo anniversario da quando, nello stesso giorno del 2002, il Club, nella persona della sua prima Presidente Marcella Di Gregorio, ricevette la Charta dall’allora Governatore Andrea Ranieri che portava, così, a compimento i lungimiranti lavori preparatori del suo rappresentante speciale Bruno Logoluso, che, insieme a suo fratello Rino- ns. Socio Onorario-, fortissimamente volle la costituzione di questo nostro splendido Club).
Club, che dopo 11 anni trascorsi sotto la prestigiosa guida di 10 encomiabili Presidenti (con 7 dei quali ho avuto il privilegio e l’onore di collaborare fianco a fianco prestando da segretario di Club il mio servizio rotariano) ha saputo porsi all’attenzione del Distretto Rotary di Puglia e Basilica ricevendone in più circostanze lusinghieri apprezzamenti, non ultimo quello citato dal ns. caro amico Sabino Chincoli Assistente uscente del Governatore Rocco Giuliani, che suole qualificare il club di Bisceglie come uno dei club modello o pilota del distretto 2120. Infatti, devo principalmente a tutti i miei infaticabili predecessori, che ringrazio indistintamente per avermi condotto e avviato al Rotary (sono entrato nel Rotary presentato da Raffaele Pastore il 13.10.2004, data che ricordo bene perché era il giorno del mio 34° compleanno. Il caso volle che lo stesso giorno entrò con me Gianni Cassanelli che l’anno prossimo mi succederà; era l’anno del centenario del R.I. e il mio ingresso coincise con la visita dell’allora Governatore Beppe Volpe al ns. Club presieduto da Pinuccio D’Andrea, a cui l’anno dopo succedette Raffaele Pastore che mi iniziò come Segretario coinvolgendomi sin da subito in quella che lui definisce la pietra miliare del suo anno di servizio: la costituzione del Club giovanile del Rotaract di Bisceglie, i cui fondatori e presidenti oggi rotariani costituiscono l’ossatura del mio direttivo), come devo anche a tutti quanti Voi, miei cari amici consoci, l’avermi unanimemente voluto vostro rappresentante per questo anno rotariano appena iniziato, nel quale prende avvio per il Rotary International il piano di “Visione futura”. Ma, consentitemi, di ringraziare, in particolare, l’ispiratore del nostro Club, Bruno Logoluso, perché è lui che, con la sua lunga esperienza rotariana, nella stessa maniera in cui ebbe lungimiranza, o meglio, “Visione futura” per usare il gergo rotariano, nel volere fortemente nel 2002 la costituzione del nostro Club all’interno del Distretto 2120, altrettanta “visione futura” ha avuto nel proporre all’Assemblea dei Soci del 22 dicembre 2011, anno in cui ricorreva il decennale del nostro Club che lo vedeva Presidente, la designazione mia e di Gianni Cassanelli alla carica di Presidenti rispettivamente per gli anni rotariani 2013-2014 e 2014-2015, a testimonianza del fatto che, come egli scriveva nella successiva agenda di Club del mese di Gennaio 2012, nel Club di Bisceglie, l’attenzione ai giovani e alle donne non è vacuo esercizio retorico, ma concreta e consolidata prassi operativa. Caro Bruno, la tua visione è stata talmente “futura”, tanto da poterti considerare antesignano rispetto al motto che il Governatore Renato Cervini ha scelto per quest’anno rotariano: “Un futuro per i giovani”, tant’è che ha voluto nominare quale suo Assistente per il nostro raggruppamento il caro amico e mio collega Michele Loizzo, che sarà forse uno dei più giovani assistenti del Governatore, proveniente dal giovane Club di Corato del quale fu Presidente tuo omologo nel raggruppamento coincidente con quello attuale allora coordinato dall’instancabile Assistente del Governatore, il nostro Beppe Di Liddo. In quell’Assemblea, avete così voluto, con unanime e lungimirante apprezzamento che mi ha testimoniato stima e amicizia, gravarmi e immeritatamente onorarmi del difficile compito di guidare il Club. Compito che mi accingo a intraprendere, quale primo presidente più giovane del Club, sperando di essere all’altezza delle vostre aspettative, con animo grato per i vostri sentimenti e sereno perché confido che potrò contare, com’è consuetudine per questo Club, sulla collaborazione di tutti, nei limiti delle proprie possibilità e a prescindere dagli incarichi o dagli inviti formali. Sarà, e non solo per me, un anno di grande impegno e responsabilità, certo di avere intorno amici e collaboratori straordinari, nella convinzione che non mi sentirete mai parlare di anno “della mia presidenza”, ma semplicemente di anno rotariano in cui continuare il Rotary. Il Rotary è la ruota che batte la strada facendo girare in senso orario i suoi battenti, un Presidente è semplicemente una basola della strada da battere. La straordinarietà del Rotary sta nell’ordinario fatto che, essendo la carica di presidente irripetibile, contenuta limitatamente ad un anno e sottoposta a rotazione fra tutti i Soci, un Presidente sa di poter contare sull’aiuto sia dei rotariani che quella carica l’hanno già ricoperta, sia di quelli che dovranno prima o poi necessariamente ricoprirla.
La cerimonia del passaggio del martelletto, rappresenta per noi Rotariani simbolo di continuità, anche con le attività degli anni precedenti. Come ci ha detto il Past Governor Mario Greco (che mi ha inviato un suo messaggio augurale scusandosi di non poter essere presente in quanto impegnato nella concomitante cerimonia del R.C. di Brindisi del quale questa sera ne diviene socio onorario) in una sua relazione tenuta al nostro Club quando lo scorso mese di Febbraio ne è divenuto Socio Onorario: Rotary è “Cambiare nella continuità”. Quest’anno il Presidente del R.I. Ron Burton, ha chiesto a noi Rotariani, di “Vivere il Rotary, cambiare vite”.
Il nuovo anno rotariano sarà la prosecuzione della storia di questo Club e la mia attenzione sarà rivolta a seguire e sviluppare le linee già tracciate da coloro che nel tempo mi hanno preceduto, abbinando l’attività di service (faremo certamente 1 service internazionale, 1 distrettuale e 1 locale) alla consueta visibilità del Club stesso, consolidatasi negli anni con manifestazioni divenute ormai tradizionali, non solo per il Rotary, ma per tutto il consesso cittadino, come la Festa della Scuola e il Premio Professionalità.
L’anno che è appena trascorso, ha continuato a segnare per il nostro Club, delle tappe importanti. A Gigi un grazie particolare per il suo impegno che, non solo ha permesso di realizzare in continuità quanto previsto nel programma, ma ha sempre garantito visibilità al nostro Club. A lui che sarà parte integrante del nuovo Consiglio Direttivo, auguro occasioni di ancora maggiore impegno nel Rotary che, sono certo, non potranno mancargli. A nome del Club, grazie Gigi.
L’odierna circostanza, pur nella necessaria esigenza di sintesi, mi induce a qualche riflessione – sulla quale tra l’altro avremo modo di tornare nel corso dell’anno che ci attende – rivolta, a me stesso prima che agli altri, circa il senso di appartenenza, che è anche il valore del Rotary. Appartenenza intesa come “Fellowship”, termine che tra un po’ riprenderò presentandovelo quale mezzo per fare service, e che tradotto dall’inglese, forse male, viene riportato come “Amicizia”, ma che in realtà significa, lasciatemelo passare una volta sola questo termine, “cameratismo”. Cioè l’essere lealmente inquadrati in un progetto dell’agire rotariano rivolto al futuro attraverso il cambiamento nelle vite delle persone che tutti i rotariani sono chiamati a servire in un'unica direzione. Questo perché il Rotary è principalmente servizio: servizio a vantaggio del territorio nel quale si opera, a favore degli altri, per l’umanità. Servizio al di sopra di ogni interesse personale. Servizio che non paga ma ti appaga. Insomma, quel concetto di servizio dove servire significa essere sempre, non solo disposti, ma anche disponibili, a dare senza mai nulla chiedere in cambio e dove assume rilevante significato il ruolo di “Leadership”, intesa come etica e responsabilità dell’esempio che è insito nella condizione dell’essere Rotariano. “Il vero potere dell’uomo è il servizio”. Voi tutti certamente sapete chi ultimamente ha pronunziato questa frase, ma forse non tutti sanno che è un rotariano. E’ sì, perché Papa Francesco è socio onorario del Rotary Club di Buones Aires sin da quando era Arcivescovo della capitale argentina. A voi tutti, amici, chiedo partecipazione e condivisione, nella considerazione che “essere Rotariani” ha veramente un senso se tutte le esperienze e i momenti dell’agire rotariano sono vissuti in condivisione. Fare Rotary significa fare del bene fatto bene. Questi presupposti di frequenza, di coinvolgimento, di partecipazione con entusiasmo ai progetti nei quali il Club si troverà impegnato, devono costituire “la vera ricchezza” del nostro Club e del Rotary. Essere ricchi significa esserlo dentro, agendo in silenzio e con sobrietà, senza ostentare alcunché, e con abnegazione, costanza, coerenza e voglia di fare e di partecipare al futuro. Quando i Rotariani si fanno coinvolgere, quando si impegnano, la vita delle persone cambia. Tutto questo si può riassumere in una parola sola “Engage Rotary, change lives”, tradotto, forse male, “Vivere il Rotary, cambiare vite”. In tale ottica di continuità nel cambiare le vite vivendo il Rotary si inquadra il motto del Governatore Renato Cervini del Distretto Rotary di Puglia e Basilicata: “Un futuro per i giovani”.
Diceva Sandro Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.
Paolo Borsellino, del quale venerdì prossimo 19 luglio ricorre il 21° anniversario dalla tragica scomparsa, affermava che la lotta alla mafia non doveva essere una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le nuove generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
L’Azione Nuove generazioni (della cui commissione distrettuale il Governatore Eletto Luigi Palombella ne è presidente) è la Via d’azione più recente del Rotary. Riflette il nuovo modo che abbiamo di vedere il nostro lavoro — come qualcosa che dura a lungo, che incide sulle persone di oggi e sulle generazioni future.
L’Azione Nuove generazioni include qualsiasi servizio a beneficio dei giovani e delle famiglie, e delle generazioni future. Che si tratti di alfabetizzazione o formazione professionale, attraverso programmi di salute materna o nutrizione per bambini, attraverso Rotaract e Interact, oppure Scambio giovani e RYLA, noi del Rotary lavoriamo insieme per offrire il migliore inizio alla vita dei giovani.
Ad esempio, oggi in Nigeria, 1 donna su 18 muore di parto. Attraverso le nostre iniziative di salute materna, il Rotary si sta impegnando a cambiare questa statistica, per assicurare che sempre meno bambini debbano crescere senza una mamma. Sul fronte della salute, alfabetizzazione, imprenditoria femminile, tutela della qualità della vita, il Rotary Club di Bisceglie è sin dal 2007 impegnato nel Benin con il Rotary Club di Bitonto capofila dei rispettivi progetti “Acqua sana per l’Africa”, “Adotta una classe”, “I bambini di Toffo”, “Acqua e igiene a Koptà”. Progetti portati avanti da volontari rotariani del nostro distretto come Eliana Centrone del RC. Bitonto, Giovanni Tiravanti del RC Bari Castello, Luigi Ceci del RC Barletta, Mariarosa Giangrande del Rc Rutigliano e altri professionisti rotariani e che hanno fino ad ora prodotto risultati tangibili, alcuni dei quali potremo visionare in questo breve filmato.
Nel novembre del 2011 abbiamo avuto il piacere di incontrare Andrè Todjè il sindaco di Soava che personalmente ci ha ringraziato per aver donato alle popolazioni del Benin la speranza del cambiamento.
Anche in quest’anno rotariano, in un’ottica di continuità, il Consiglio Direttivo che Vi presenterò al termine del mio discorso ha deciso di contribuire alla Sovvenzione Globale in Benin con il progetto, che è stato ultimamente approvato dalla Rotary Foundation, promosso dal Club di Bitonto, presieduto dalla cara amica Zora Del Buono, anche lei pediatra come Gigi, di rinnovamento, ristrutturazione e ampliamento del servizio di pediatria dell’ospedale La Croix di Zinviè fondato nel 1980 da religiosi Camilliani, oggi dotato di appena 30 posti letto a fronte delle richieste di ricovero che si aggirano in circa 3.000 l’anno.
Da circa 30 anni, il Rotary, attraverso i propri 2 milioni di soci volontari impegnati a portare vaccini in circa 122 Paesi, ha protetto 2 miliardi di bambini dalla polio ed è riuscito a portare questa malattia paralizzante sull’orlo dell’eradicazione. Presto, il mondo sarà libero dalla polio grazie a quello che abbiamo fatto. Basta così poco. Per questo anche quest’anno il nostro Club continuerà ad organizzare attività di service pro End Polio Now.
I Rotariani apportano il loro tempo nelle loro comunità per insegnare ai bambini a leggere, e grazie alle loro donazioni forniscono libri a bambini che altrimenti non ne avrebbero neanche uno. Oppure, essi agiscono nelle loro comunità semplicemente per promuovere e/o conservare opere del passato sottraendole alla distruzione, all’abbandono e all’incuria. Quest’ultima azione sarà oggetto del nostro service locale per il quale il nostro Club si adopererà nel corso di quest’anno. Aderiremo all’appello “Salviamo la chiesa del Santissimo!” lanciato alle associazioni cittadine, in una serata tenutasi al Circolo Unione lo scorso mese di Aprile, dalla Confraternita e dalla Rettoria del S.S. Salvatore, firmatari del progetto, ideato con il compianto don Marino Albrizio, di restauro della “Chiesetta dei Marinai” risalente al ‘600. Promuoveremo nell’anno raccolte di fondi all’uopo finalizzate alle quali invitiamo sin d’ora tutte le associazioni cittadine con le quali collaboriamo da sempre in armonia, organizzando una serie di eventi musicali che, realizzati in amicizia, con entusiasmo, coinvolgimento e voglia di partecipazione, utilizzeranno quale mezzo per fare Rotary la Fellowship della Musica. Le fellowship rotariane altro non sono che circoli professionali di volontari del Rotary che si incontrano per condividere un interesse comune in attività ricreative. Ad esempio, nel Distretto 2120 vi sono già le fellowship delle auto antiche, tennis, fotografia, ciclismo, golf, total quality management e nautica, mentre manca quella della musica che il Club di Bisceglie intende promuovere. Il primo di tali eventi a cui siete tutti invitati è la Festa di Mezza estate che si terrà il prossimo 28 luglio, di domenica sera, presso il lido Salsello.
Per tornare al tema dei giovani, attraverso lo Scambio giovani, il Rotary ha mostrato alle nuove generazioni la grandezza del mondo. Ne abbiamo avuto contezza lo scorso 1° giugno quando abbiamo organizzato una giornata di accoglienza nel Club di Bisceglie del SGE proveniente dal Distr. 7500 del New Jersey guidato dal Team Leader PDG Michael Colasurdo.
Dando ai giovani l’opportunità di provare culture diverse, ottenere altre prospettive e allacciare nuovi legami, noi promuoviamo la pace e la comprensione. E nei nostri club Interact e Rotaract, noi coltiviamo una passione per il servizio. Stiano tranquille Silvia Todisco, neo eletta R.D. dell’Interact (prima biscegliese a guidare il distretto Interact di Puglia e Basilicata), Francesca Di Liddo Presidente Eletta dell’Interact Club di Bisceglie ed Emy Angarano, Presidente Eletta del Rotaract Club di Bisceglie che il Rotary Club di Bisceglie sarà come sempre al vostro fianco e non potrà fare a meno della vostra entusiastica partecipazione. Dobbiamo infondere a tutti, integrandoci e condividendo gli scopi fra giovani e meno giovani, la voglia di fare, di partecipare con il sorriso. “Rotary Smile!”, come afferma il nostro socio onorario PDG Tommaso Berardi. Donare un sorriso, declamava Padre Faber in una sua poesia, rende felice il cuore. Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno né così povero da non poterlo donare.
Attraverso ogni bambino che facciamo sorridere, che aiutiamo, ogni persona alla quale facciamo da mentori, stiamo cambiando una vita, e stiamo nutrendo un potenziale. Chissà cosa riusciranno a realizzare da grandi questi bambini grazie all’aiuto ricevuto dal Rotary? Chissà quale impatto avranno i nostri doni sul loro futuro? Non possiamo saperlo ora, ma di sicuro ciò che facciamo oggi avrà un impatto positivo sulla loro vita in futuro.
Diceva Euripide: “hanno potere le azioni dei più giovani, mentre dei più vecchi lo hanno i voleri”.
Ritengo fermamente che lo scopo della vita, quello che produce la felicità più grande e duratura, sia l’essere utile al prossimo, e attraverso il Rotary, noi creiamo un mondo dove i bambini possono sognare e sorridere. Mostriamo alle nuove generazioni che possono fare più di quanto immaginano e le ispiriamo ad andare oltre ciò che credono possibile. Io, personalmente con la mia giovane età che mi farà compiere senz’altro degli errori dei quali vi chiedo sin d’ora di perdonarmi, lo farò sempre da rotariano con la fierezza della nostra storia, considerando che se oggi sono qui è perché altri prima di me, che esorto a starmi vicino unitamente a voi tutti, hanno donato se stessi con il servizio, l’etica e la responsabilità dell’esempio, mentre altri ancora ciò lo faranno dopo di me, in modo tale che alla fine di quest’anno impegnativo potrò anch’io dire, come disse lo scienziato Isaac Newthon: “Ho potuto guardare lontano perché sono salito sulle spalle dei Giganti”.
Non sarò, insomma, un “rottamatore”, bensì un “Rotary amatore”.
È così che tutti noi potremo Vivere il Rotary, Cambiare Vite garantendo un Futuro per i Giovani, fra i quali, consentitemi, mi ci metto anch’io.
Vi ringrazio e Vi chiedo scusa se ho abusato della Vostra pazienza.
Giuliano Porcelli
Bisceglie, 12 luglio 2013